Acquerello

Tecnica pittorica che consiste nel dipingere su carta (o sfondo consimile) con colori trasparenti mescolati in genere a gomma arabica, stemperati in acqua al momento dell’uso. Il bianco dello sfondo viene solitamente lasciato scoperto in funzione di colore. Già noto nell’antico Egitto (papiri) e in Estremo Oriente (dipinti su seta e carta di riso), l’a. ottenuto con colori mescolati ad albume d’uovo venne utilizzato nell’Europa medievale per la decorazione di manoscritti. L’a. differisce da altre tecniche pittoriche quali il guazzo e gouache, la tempera e la miniatura per il fatto che i colori chiari vengono qui ottenuti mediante l’aggiunta di acqua e non di pigmento bianco. L’a. venne sporadicamente usato in epoca rinascimentale; più diffuso durante il sec. XVIII fu l’uso dell’a. monocromo in bistro bruno o seppia chiara su disegni a penna di figure o paesaggi. L’a. cominciò a essere usato in modo estensivo dagli artisti inglesi del sec. XVIII e dei primi decenni del XIX.


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